L’intento di ricerca, è un elemento fondamentale nella realizzazione di contenuti in ottica SEO.
La creazione dei contenuti per il piano editoriale in genere parte dall’analisi e dall’impiego delle keywords, ma esse sono soltanto un’astrazione, un modo di evidenziare i bisogni e le necessità che si celano dietro di esse.
Dalla comprensione delle necessità che spingono gli utenti a digitare le proprie ricerche, scaturiscono sostanziose opportunità di realizzare contenuti utili ed esaustivi, originali e preziosi, in grado di proporci come autorevoli realtà nel nostro settore.
“Grazie al nostro Team certificato composto da Developer Certificati, PHP Specialist, ed esperti nel Web Marketing e comparto sistematico Big Data, costruiamo nativamente in casa ogni soluzione e strategia di successo, misurandola e migliorandola giorno dopo giorno. Un team variegato e dinamico che garantisce competenza e professionalità verticalmente al Marketing Digitale.”
– MASSI VIGILANTE – SEO SEOHULK
L’intento di ricerca è la ragione alla base di una ricerca specifica fatta da un utente del Web: perché sta effettuando questa ricerca? Vuole una risposta a una domanda particolare? Cerca un sito web specifico? Oppure ha intenzione di comprare qualcosa?
Per comprendere il Search Intent di una o di un intero set di keyword, Google utilizza segnali definiti clues (indizi), che gli consentono di definire il context (contesto) generale della ricerca e di fornire conseguentemente il risultato migliore. Per essere definito “il migliore”, un risultato dovrebbe avvicinarsi il più possibile a ciò che gli utenti stavano effettivamente cercando al momento della domanda espressa al motore di ricerca. Questo compito, che potrebbe sembrare facile per una persona, può risultare estremamente complesso per un computer, soprattutto se le query degli utenti risultano ambigue. Siamo davvero sicuri che due parole o due frasi analoghe o addirittura uguali esprimano sempre lo stesso bisogno? Oppure che quanto espresso da una parola sia solo una porzione di un concetto più ampio?, le
L’intento di ricerca, elemento fondamentale in ottica Seo, costituisce la motivazione che muove le persone a svolgere delle ricerche in rete. Google analizza lo User Intent , l’intento di ricerca dell’utente, suddividendo le parole chiave in 5 macrocategorie o cluster .
1. Informazionale: l’utente vuole sapere di più riguardo a uno specifico argomento: a. come fare qualcosa b. i 5 hotel più lussuosi di Milano c. quando cambiare le gomme
2. Navigazionale: l’utente conosce già quello che sta cercando, vuole solo arrivare sul sito che tratta quell’argomento;
3. Transazionale: l’utente conosce già quello che sta cercando, si è documentato in proposito e vuole effettuare un’azione specifica;
4. Locale: l’utente cerca un prodotto, un negozio o un servizio in una località specifica;
5. Commerciale: l’utente cerca informazioni specifiche su un particolare prodotto o servizio, come le recensioni o le tabelle comparative.
Partendo dal presupposto che le chiavi di ricerca “navigazionali” non sono certamente facili da sfruttare, e che per farlo bisogna curare il proprio brand e farlo conoscere, una buona strategia dei contenuti deve basarsi sulle chiavi di ricerca di tipo “informazionale”, che permettono di intercettare quanti più utenti possibile, ma non può fare a meno di creare dei contenuti sulla base delle chiavi di tipo “transazionale”, poiché sono quelle che convertono di più. In tutti i casi, scegliere le keywords giuste, quelle che convertono di più, e creare contenuti rilevanti in base al search intent, è fondamentale, la sfida più grande che un SEO di oggi si trova ad affrontare.