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Migliorare le performance del backend

migliorare performance backend

La velocità di caricamento delle pagine, è un fattore sempre più importante nel mondo del marketing digitale. Riuscire a comprendere quali sono i contenuti che rallentano il loro caricamento e migliorare le performance backend di un sito web è di vitale importanza se si vuole incrementare la propria visibilità sui motori di ricerca.

“Molto spesso l’erogazione di un servizio gratuito è il mezzo utilizzato per attirare molto traffico il quale per poter accedere al servizio dovrà affrontare campagne Display (Banner e ADS). Il problema non è la quantità di traffico che riusciamo a totalizzare e canalizzare quanto la capacità di convertirlo in azioni concrete (click, impressions, leads, sales).”
– MASSI VIGILANTE – SEO SEOHULK

Per farlo è necessario intervenire sugli aspetti che compongono il sito, raggruppabili in due macroaree:
• backend : server (hardware e software), infrastruttura di rete e applicazione;
• frontend : codice HTML, file CSS, JavaScript, font, immagini e tutti gli elementi della pagina.

Migliorare le performance del backend
Abbiamo visto che il backend è costituito da server e applicativo. Per comodità didattica considereremo un sito come un’entità ospitata su un server singolo e tralasceremo i vari apparati di rete. Considera che i siti che ricevono molto traffico potrebbero essere composti da uno o più server con funzionalità differenti e in questo caso l’analisi del backend risulta più complessa, ma non ti preoccupare perché, in qualità di consulente SEO, il tuo compito si limita a identificare il problema e passare l’informazione al sistemista, a chi si occupa di DevOps o al team di sviluppo.

Abilita la compressione HTTP dei file
Il server può comprimere i file prima di restituirli al browser. Un file compresso occupa meno spazio rispetto alla versione non compressa. La compressione migliore si ottiene con le risorse testuali (principalmente CSS, JavaScript, svg e HTML), dove il peso complessivo può diminuire anche del 90%. Comprimendo i file vengono scambiati meno kylobyte e quindi il sito viene scaricato più velocemente dal browser. La compressione ha un costo in termini di CPU, sia per il server che deve comprimere i file, sia per il client che deve decomprimere la risposta. Per questo motivo è importante non esagerare con il livello di compressione: un valore di compressione 6 è più che sufficiente (il massimo è 10).

Abilita HTTP/2
HTTP/2 è l’evoluzione del protocollo HTTP/1.x, il protocollo principale su cui si basa l’intero Web. Basato sul protocollo SPDY creato da Google con l’obiettivo di diminuire del 50% il tempo di caricamento della pagina, è stato lanciato nel 2015 e a oggi è supportato dal 95% dei browser a livello mondiale. È possibile attivare HTTP/2 riconfigurando il web server, senza bisogno di modificare il codice applicativo. I browser per scelta d’implementazione supportano il protocollo solo in abbinamento al protocollo HTTPS, quindi per poter beneficiare del miglioramento di performance dovrai attivarli entrambi.

Aggiorna il linguaggio di script all’ultima versione
È molto probabile che il sito venga generato dinamicamente e che la generazione sia a carico di un linguaggio di script. Per esempio, se lavori con PHP è importante usare l’ultima versione disponibile in quanto garantisce un aumento di prestazioni e di sicurezza (PHP 7.3 è del 31% più veloce di PHP 7.0 ed è del 300% più veloce di PHP 5.6.)