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Sfruttare link interni per migliorare su Google

Sfruttare link interni per migliorare la posizione su Google

Sfruttare link interni per migliorare su Google, ovvero quei link che collegano tra loro le pagine dello stesso sito, costituiscono un elemento molto importante dell’ottimizzazione on-site. Eppure spesso si tende a sottovalutarli completamente, ecco come sfruttare link interni per migliorare la posizione su Google.
Quando si parla di link, in genere si prendono in considerazione soltanto i link in entrata verso il proprio sito, focalizzandosi unicamente sulle strategie di link building più efficaci per migliorare il posizionamento organico. Sicuramente i backlink sono fondamentali, e rappresentano, per ammissione esplicita di Google, uno dei primi tre fattori di ranking.

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– MASSI VIGILANTE – SEO SEOHULK

Per sfruttare i link interni per migliorare su Google e controllare la distribuzione dei link interni del tuo sito puoi usare Screaming Frog o Website Auditor esportando in Excel solo due colonne: URL e In Links (che rappresenta il conteggio dei link interni ottenuto da una pagina). Il grafico che ne risulta è questo: Il grafico della distribuzione dei link interni rappresenta quanti link interni (asse verticale) riceve ciascuna pagina del sito (asse orizzontale). La “distribuzione ideale” è praticamente impossibile da riprodurre, ma è un riferimento a cui avvicinarsi il più possibile apportando modifiche ai link interni. Prova a creare questo grafico per i siti che gestisci e noterai che si formano tendenzialmente due figure: una L oppure una porzione di scala con uno o due gradini. La figura a L non si avvicina per niente alla distribuzione ideale, mentre la figura a gradini è molto probabilmente meglio ottimizzata. Una distribuzione a L vede poche pagine che ottengono molti link interni, e la maggior parte delle pagine del sito che riceve pochissimi link interni. Una distribuzione a gradini invece ha dei “tier” di pagine che ricevono a scalare sempre meno link interni, senza avere un tracollo improvviso. 

Il PageRank (chiamato anche link juice o link equity ) permette ai motori di ricerca di determinare l’importanza di una pagina in base alla qualità, quantità e alla distribuzione dei link in ingresso. Ottimizzare i link interni significa principalmente tre cose: 
• favorire i link verso pagine importanti, sia commercialmente sia ai fini del traffico organico, che devono essere linkate site-wide, ovvero da tutte le pagine del sito; 
• ridurre i clic di navigazione necessari a raggiungere gli obiettivi di vendita. Per esempio, linkando dalla home i prodotti più venduti, senza dover far passare l’utente dalla categoria; • assegnare il giusto peso a tutte le pagine del sito, in modo che i crawler possano scoprire tutti i contenuti e recepire l’importanza intrinseca di ogni pagina.

L’ideale per sfruttare link interni per migliorare su Google, quindi sarebbe avere una manciata di link per ogni pagina, distribuiti in modo tendenzialmente equilibrato su tutto il sito, collocandoli principalmente all’inizio del contenuto. Naturalmente questa non è una regola ferrea, anche perché non sempre si riescono ad inserire i link nei primi paragrafi. Ma per sfruttare al massimo i link interni, queste sono le indicazioni da seguire. Il consiglio è quello di tenere sotto controllo tutti i link interni che hai inserito e i relativi anchor text, in modo tale da evitare cannibalizzazioni o duplicazioni di link all’interno della stessa pagina. Puoi annotare i dati su un foglio excel o un semplice file di testo. L’importante è associare tutte le pagine ai link inseriti, specificando il testo di ancoraggio utilizzato.